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Approfondimento di Educazione Civica Digitale

Luca Parolari (email: [email protected], GitHub: @lparolari, Telegram: @lparolari)
Approfondimento di Educazione Civica Digitale

Corso di Informatica
Classi 3, 4 e 5 A Liceo Scientifico Scenze Applicate
A.S. 2020/2021

Le parole chiave dell'educazione civica digitale sono: spirito critico e responsabilità.

Spirito critico, perché è fondamentale essere pienamente consapevoli che dietro a straordinarie potenzialità per il genere umano legate alla tecnologia si celano profonde implicazioni sociali, culturali ed etiche. Lo spirito critico è condizione necessaria per "governare" il cambiamento tecnologico e per orientarlo verso obiettivi sostenibili per la nostra società.

Responsabilità, perché i media digitali, nella loro caratteristica di dispositivi non solo di fruizione ma anche di produzione e di pubblicazione dei messaggi, richiamano chi li usa a considerare gli effetti di quanto attraverso di essi vanno facendo.

Dalla spirito critico e dalla responsabilità deriva la capacità di saper massimizzare le potenzialità della tecnologia (ad es. in termini di educazione, partecipazione, creatività e socialità) e minimizzare quelli negativi (ad es. in termini di sfruttamento commerciale, violenza, comportamenti illegali, informazione manipolata e discriminatoria).

Lo sviluppo di una piena cittadinanza digitale passa anche e soprattutto dalla capacità degli studenti di appropriarsi dei media digitali, passando da consumatori passivi a consumatori critici e produttori responsabili di contenuti e nuove architetture.

Il documento è articolato come segue. La sezione Temi presenta le possibili macroaree di approfondimento fondendo spunti sia tramite un'ampia descrizione, sia tramite delle clip tratte dal film The Social Dilemma. La sezione Istruzioni operative invece illustra la consegna mostrando le possibile modalità di svolgimento del lavoro, tipologia di lavoro, e valutazione.

Sommario

Temi

Ogni tema è affiancato da una descrizione presa dal sillabo sull'educazione civica digitale [3] e da una serie di clip estrapolate dal film The Social Dilemma [7].

Purtroppo, ho notato alcuni errori di taglio nelle clip, e spesso si perdono alcune parole iniziali. Per questo motivo riporto anche un link al film integrale su Microsoft Stream (consigliato) e OneDrive, tramite il quale potete ricercare la clip di interese. Ad ogni modo, consiglio la visione dell'intero film anche per cultura personale.

Internet e il cambiamento in corso: architettura, diritti, ecologia

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Internet è una delle più straordinarie innovazioni del nostro tempo, e possibilmente una tra le innovazioni che hanno generato l'impatto più importante per il genere umano.

Per caratteristiche architetturali, pervasività e ruolo in società, Internet non può essere considerato un medium come gli altri. È per questo fondamentale conoscere storia, architettura e principi fondativi di Internet, e osservare come questi siano stati mantenuti o messi in discussione dalla straordinaria diffusione di una delle sue più importanti applicazioni – il Web – con i suoi giganti, e la rapida espansione dei social media.

Comprendere l'architettura di Internet, metafora del cambiamento culturale del nostro tempo, implica conoscere, tra le altre cose, il valore e le implicazioni del concetto di neutralità della Rete e le sfide dell'Internet governance, ossia dei meccanismi decisionali e dei codici alla base del suo funzionamento e le implicazioni che questi hanno sul modo in cui avvengono le interazioni online e sono distribuiti e rappresentati i contenuti.

La pervasività e generatività della Rete – e la straordinaria centralità delle tecnologie digitali ad essa associate – sollevano molte questioni, a partire da quelle relative all'espansione della sfera dei Diritti in Internet. La sfida riguarda gli ordinamenti sia a livello globale sia nazionale, con riferimento a nuove dimensioni di concetti noti (ad esempio domicilio, proprietà, riservatezza, privative d'autore), che ha portato alla produzione di importanti documenti quale la Dichiarazione per i Diritti in Internet, prodotta nel 2014 dal Parlamento Italiano.

Educazione ai media: ordientarsi e comportarsi in una società mediatizzata

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Viviamo in una società fortemente mediatizzata. Il passaggio dai mass media ai cosiddetti nuovi media e successivamente ai social media ha sancito un importante cambiamento nel modo di comunicare, e anche, in virtù della pervasività di questo cambiamento, ha avuto implicazioni profonde su tutte le dimensioni dell'agire umano: l'individuo, la socialità e i rapporti intergenerazionali, ad esempio.

Le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, analogiche o digitali, non hanno di per sé una connotazione positiva o negativa: è però indispensabile tenere conto del loro impatto per una piena comprensione dell'essere individui, collettività e società nel 21mo secolo. L'educazione ai media passa prima di tutto dalla comprensione della storia, evoluzione e cultura dei media, anche per evidenziarne tratti comuni, specificità e differenze, ad esempio con riferimento a come cambiano i codici comunicativi con il digitale.

La dimensione dell'individuo: identità e rappresentazione. È fondamentale maturare la capacità di riflettere autonomamente sul rapporto tra sfera pubblica e sfera privata, sul tema della riservatezza (privacy) come protezione della propria e il rispetto dell'altrui, e sul concetto di "traccia digitale" (digital footprint) generata in Rete e attraverso diverse tecnologie.

Occorre inoltre comprendere i meccanismi alla base della propria identità (online e offline), anche affrontando criticamente il tema della rappresentazione personale attraverso mass media, nuovi media e social media.

La dimensione della socialità. Lo sviluppo di competenze relazionali e comunicative sui media, soprattutto digitali, richiede una riflessione sulle strategie comportamentali positive, la conoscenza di netiquette, l'uso di un linguaggio non ostile e la capacità di sfruttare le potenzialità di collaborazione e creazione di comunità offerte dalla tecnologie.

Occorre inoltre comprendere come i media siano un luogo dove gestire in misura crescente la diversità – anche attraverso la capacità di affrontare trolling, hate speech e cyberbullismo – sviluppando comportamenti consapevoli e una piena comprensione del ruolo delle azioni individuali (o della loro assenza).

Il tempo Particolare importanza è legata al rapporto tra media e gestione del tempo. La capacità di costruire e analizzare una "dieta mediale", decidere i momenti dell'uso e del non uso della tecnologia, rappresenta un aspetto fondamentale nell'affrontare le esternalità di una società ad elevatissima intensità di comunicazione e informazione. Il rapporto tra tempo e tecnologie chiama in causa anche la questione generazionale, e il ruolo della scuola nella costruzione di strategie costruttive nel quadro del rapporto tra studenti e proprie famiglie, tra studenti e adulti.

Educazione all'informazione: cercare, analizzare e utilizzare correttamente l'informazione

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La rivoluzione ambientale corrente è simbolicamente rappresentata dall'infosfera (Floridi, 2017), ossia lo spazio semantico costituito dall'insieme in continua espansione di dati e informazioni, e di agenti in grado di svolgere qualunque tipo di azioni su queste. Da questo discende che tra le competenze di base, essenziali per ogni aspetto della vita, rientra la capacità di cercare, decodificare e utilizzare consapevolmente e criticamente l'informazione.

La padronanza delle strategie di ricerca di informazione prevedono la capacità di valutare provenienza, qualità e credibilità delle fonti informative, e di giudicare la qualità e la completezza delle informazioni raccolte, anche a partire dalle dinamiche utilizzate dai motori di ricerca e da repertori di risorse.
Comprendere il ruolo delle fonti di informazione significa, quindi, anche apprezzare il valore della conservazione e messa a disposizione di queste. Biblioteche, archivi fisici e digitali e altre raccolte di informazioni, ad esempio legate al nostro patrimonio culturale e alla nostra produzione culturale, rappresentano alcuni di questi esempi.

Altra competenza riguarda la consapevolezza dei principi normativi, incluse le ragioni alla base dell'accesso e del riuso dell'informazione: ciò include conoscere la storia e l'evoluzione dei principali modelli tradizionali e alternativi delle privative d'autore, inclusa la nozione di commons, nonché la corretta e consapevole gestione del fascio dei diritti associati ai diritti di proprietà intellettuale, tra diritti morali e a contenuto economico, quali la rielaborazione e la citazione.

Educazione all'informazione significa, in un senso più ampio, comprendere le dinamiche associate alla profonda evoluzione che ha investito l'ecosistema della produzione e della distribuzione di informazione, con particolare riferimento a:

  • la generale trasformazione del ruolo dell'editoria nell'ambiente digitale, inclusi gli strumenti per garantire qualità dell'informazione prodotta e acquisire fiducia da chi la fruisce (es. fact checking, watchdog, public editor);

  • i diversi meccanismi di produzione dell'informazione, tra produzione autoriale, generata dagli utenti e automatizzata;

  • il rapporto tra gli algoritmi dei principali intermediari digitali e meccanismi di consumo dell'informazione, e le implicazioni di questo sulla democrazia, la nozione di filter bubble (bolla di filtraggio, Parisier, 2012) e bias.

Le competenze da maturare si estendono ai diritti sui dati del settore pubblico, in particolare in termini di trasparenza amministrativa e valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, sia per scopi civici (monitoraggio, apertura, open government e civic hacking) sia commerciali.

Dati e intelligenza artificiale: capirne il ruolo, il valore, i rischi e le implicazioni

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La conversione digitale di qualunque informazione, dato e relazione tra questi ha prodotto l'esplosione nella quantificazione di ogni processo umano e di macchina. Si tratta di una dinamica centrale del nostro tempo, che ha profonde implicazioni quantitative e qualitative, a maggior ragione perchè associata alla capacità sempre più sviluppata delle macchine di elaborarle.

È fondamentale, quindi, partire comprendendo cosa è un dato, conoscendo la differenza tra dati e informazioni. Descrivere, classificare, raccogliere i dati, anche comprendendo come gestire produzione, archiviazione, ordinamento e processing dei dati in un formato adatto all'interrogazione, all'interpretazione e, più in generale, all'elaborazione automatica, diventa essenziale.

Per poter comprendere ed elaborare dati, è fondamentale sviluppare competenze di base in campo matematico-statistico. Alle principali operazioni statistiche è possibile affiancare anche concetti come correlazione e causalità, per imparare a trarre informazioni significative dai dati.

Occorre comprendere inoltre l'importanza degli elementi di governance dei dati, associata ad aspetti semantici (es. metadatazione), tecnici (es. interoperabilità e standard) e sociali (es. gradi di apertura, disponibilità, ma anche tutela e trattamento).

L'utilizzo dei dati chiama quindi in causa il tema dell'estrazione di significato dai dati e della comunicazione efficace di questi, anche in chiave giornalistica (data journalism) e attraverso rappresentazioni grafiche di informazioni composite (infografiche e data visualization). L'aumentare della complessità e quantità di dati ha portato all'emersione del concetto di big data, inteso come l'insieme di tecnologie e metodologie per l'analisi e la messa in relazione di grandissime quantità di dati eterogenei, strutturati e non strutturati, anche allo scopo di scoprire eventuali legami e relazioni.

Le principali dinamiche legate alla sicurezza e alla fiducia in Rete, infine, si fondano sullo sviluppo di strategie attive di difesa (cybersecurity) e la sperimentazione di nuovi paradigmi di fiducia (es. attraverso la tecnologia blockchain).

Cultura e creatività digitale: stare in rete è anche un atto culturale

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Internet, i media digitali, e con essi i social media, non sono solo strumenti. Sono anche in grado di abilitare nuove produzioni culturali, e sono essi stessi "oggetti culturali".

Lo sviluppo di una piena cittadinanza digitale passa anche e soprattutto dalla capacità degli studenti di appropriarsi dei media digitali, passando da consumatori passivi a consumatori critici e produttori consapevoli di contenuti.

Partendo dai concetti di multimedialità, interattività, ipertestualità e interfaccia, è opportuno dare agli studenti gli strumenti per comunicare ed esprimere la propria creatività.

Diventa quindi centrale la costruzione di narrazioni transmediali, crossmediali e digitali (digital storytelling), fra testo, immagini, audio e video, utilizzando ad esempio podcast, webcast, radio digitali, applicativi mobili, blog collettivi, software per la stesura di testi collaborativi, videomapping, videomaking e fotografia digitale.

Associata a queste competenze è la conoscenza di ergonomia cognitiva, usabilità e tecniche di rappresentazione delle informazioni (es. infografiche), e in generale dell'evoluzione di lettura e scrittura in ambienti digitali, dell'evoluzione di generi narrativi, anche attraverso un'analisi critica dei nuovi generi.

Tra i nuovi generi, alcuni videogiochi rappresentano una forma di narrazione e di costruzione di contenuti ormai consolidata e da esplorare, in quanto portatrice di nuove opportunità di creatività, sia attraverso lo sviluppo di videogiochi a scopo educativo (serious gaming) che attraverso l'utilizzo di videogiochi comuni nella pratica didattica.

Istruzioni operative

Gruppi

Il lavoro deve essere svolto a gruppi di 3/4 persone al massimo. Non sono ammessi lavori individuali. Un gruppo di due persone deve essere preventivamente comunicato e il tempo a disposizione per la presentazione dell'approfondimento (si veda Esposizione) è ridotto a 10 minuti.

Modalità

Il lavoro da consegnare consiste in un approfondimento libero su uno dei temi presentati alla sezione Temi. I temi di approfondimento sono soltanto indicativi e, come i video, forniscono uno spunto dal quale partire per l'approfondimento. I temi possono essere approfonditi sia in maniera verticale che orizzontale: ogni singola parola può essere approfondita e ampliata nel suo contesto, oltre al fatto che avendo scelto un tema, esso poi può essere collegato agli altri e approfondito in maniera trasversale.

L'approfondimento può essere presentato secondo le seguenti modalità.

  • Presentazione. Consiste nel creare delle "tradizionali" slide da utilizzare a supporto della presentazione.

  • Video. Consiste nel creare un breve video da presentare e sui cui poter discutere.

  • Sito web. Consiste nel creare un sito web che possa illustrare l'approfondimento tramite le funzionalità del web, ovvero tramite collegamenti ipertestuali a risorse del web, navigabili con facilità.

  • Caso studio. Consiste nell'analizzare fatti accaduti realmente correlati al tema scelto.

  • Questionario con dati. Consiste nel raccogliere dati (da conoscenti e amici, ad esempio) tramite un questionario che indaga un aspetto del tema scelti.

  • Implementazione/studio e presentazione algoritmo di intelligenza artificiale. Consiste nello studiare, in relazione al tema scelto, un algoritmo di intelligenza artificiale (e/o implementarlo) e presentarne pregi e difetti criticamente.

Le modalità di lavoro non sono esclusive. Ad esempio, potrebbe essere comunque comodo avere delle slide da presentare per mostrare i risultati raccolti dal questionario.

Se il supporto scelto non è adatto a raccogliere tutto il lavoro svolto, può essere integrato con un documento. Ad esempio, si potrebbero raccogliere tutte le indagini e considerazioni fatte in un documento Word e mettere nelle slide solo quelle più importanti. Si tenga conto che tutto il materiale consegnato è condiviso con la classe.

L'artefatto prodotto da ogni gruppo, e quindi il lavoro finale, deve essere commisurtato al numero di componenti del gruppo. Tutti i componenti devo contribuire nella produzione dell'approfondimento.

Esposizione

Il gruppo deve esporre il lavoro ai compagni in un tempo massimo di 15 minuti (20 per gruppi di 4 persone). Il limite di tempo deve essere rispettato obbligatoriamente, ogni minuto in più costa un -0.25 sul voto finale.

L'esposizione non deve essere per forza la proiezione e la descrizione delle slide: spazio alla vostra creatività!

Valutazione

La valutazione dell'elaborato terrà conto dei seguenti aspetti:

  • Presentazione orale. Si intende, la presentazione dal punto di vista espositivo, ovvero: padronanza dell'argomento, l'esposizione orale, gestione dei tempi, impatto dell'artefatto, discussione e stimoli creati, ...

  • Artefatto prodotto. Ovvero, cosa è stato prodotto durante l'approfondimento, come vi siste documentati e quanto avete prestato attenzione all'annotazione delle fonti e al controllo dell'autorevolezza delle stesse, come si è improntato il lavoro, quanto è orientato al diffondere la conoscenza, semplicità, precisione, ...

  • Dettaglio di approfondimento. Ovvero, quanto il tema scelto è stato approfondito e quanto si è indagato a fondo.

  • Critica. Si intende, quanto l'argomento è stato affrontato dal punto di vista critico, non limitandosi alla mera esposizione delle informazioni ricavata durante la fase di documentazione.

  • Creatività. Ovvero, quanto l'argomento è stato affrontato con creatività e come, sul tema scelto, si è deciso di indagare per estrarre informaizoni con creatività e curiosità.

La valutazione potrebbe essere diversa tra i componenti del gruppo, se il contributo del singolo componente non emerge.

La valutazione è influenzata anche dal tempo impiegato durante l'esposizione (si veda la sezione Esposizione).

Fonti

  1. Ministero dell'Istruzione, L'Educazione Civica: un percorso per formare cittadini responsabili

  2. Safer Internet Center, Educazione Civica Digitale

  3. Safer Internet Center, Educazione Civica Digitale: il Sillabo per Orientarsi

  4. Cremit, Educazione Civica Digitale: il Sillabo per Orientarsi

  5. Accademia Civica Digitale, Definizione di Educazione Civica Digitale

  6. Loescher Editore video, Webinar per la didattica a distanza - Educazione alla cittadinanza digitale

  7. The Social Dilemma, The Social Dilemma